L'angelo della pace

Cod. COM320

L’Angelo della Pace con le sue ali protegge il mondo.

Diceva don Oreste Benzi invitando i governanti ad istituire tra i vari ministeri quello della Pace “l’uomo da quando esiste ha sempre organizzato la guerra, è giunta l’ora di organizzare la pace”.

L’impegno per la Pace è stata una costante nella sua vita. Che si trattasse di liberare le vittime di tratta, di dare una famiglia ai minori, dignità e ruolo ai disabili o di correre in soccorso agli oppressi… in ogni lotta per la dignità e i diritti degli esclusi, la radice, la forza di don Oreste è stata il suo essere nonviolento e amante della pace.

Coscienti che l’uomo deve fare la propria parte ma che da solo, nella sua fragilità, fatica a lasciarsi disarmare dall’amore di Dio per farsi prossimo all’altro, i falegnami del laboratorio di Ro’ La Formichina, persone con disabilità e giovani che hanno conosciuto il carcere, hanno realizzato a mano in legno massello questo Angelo che sostiene e protegge il mondo, in un abbraccio ideale ad ogni essere umano.

La statuina è alta circa 19 cm.

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Descrizione
Scheda Tecnica

Descrizione

La Cooperativa Sociale “Rò La Formichina” nata nel 2001 a Santa Venerina (CT), ha l’obiettivo di favorire il reinserimento sociale e lavorativo di persone che sono state escluse dalla società a causa della loro condizione fisica o del loro passato, rispondendo ai bisogni socio-assistenziali ed educativi delle persone con disabilità e dei ragazzi in situazioni di svantaggio.

Allo stesso tempo, promuove l’inserimento lavorativo di ragazzi con procedimenti penali in corso e delle persone con disabilità, attraverso l’acquisizione di competenze professionali principalmente nei settori della falegnameria e dell’apicoltura. Perché Il lavoro non è solo lo svolgimento di una mansione ma un’esperienza fortemente educativa, in grado di prevenire la recidiva.

In questo momento la Cooperativa sta affrontando la grande sfida di realizzare un laboratorio più grande con più spazio, più macchinari e quindi più opportunità per i tanti ragazzi che nella piccola falegnameria non possono essere accolti proprio per mancanza di spazi.

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